La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica che impatta la quotidianità non solo della persona a cui viene diagnosticata ma dell’intera famiglia.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie della telecomunicazione ha influenzato anche la medicina e le modalità con cui i pazienti interagiscono con il proprio medico e/o equipe multidisciplinare che lo segue.
La telemedicina prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie per offrire servizi quali:
Le persone con malattie croniche, come la SM, hanno la possibilità di utilizzare la telemedicina, soprattutto nei casi di forme lievi. L’avvento della pandemia da SARS-CoV2, inoltre, ha accentuato l’utilizzo della telemedicina.
La comunicazione con il proprio medico e l’equipe multidisciplinare si è affinata con il tempo grazie allo sviluppo di sensori portatili forniti ai pazienti con SM. Come per altre malattie, questi sensori sono pratici e di semplice utilizzo; connettendosi alla rete internet, forniscono continuamente informazioni su parametri importanti, inclusi:
Queste informazioni sono inviate direttamente a una cartella clinica elettronica che potrà essere consultata dal proprio medico e dall’equipe multidisciplinare che segue la persona con SM. Le risposte ad eventuali cambiamenti possono in questo modo diventare più tempestive, rispetto al passato.
Il ricorso alla telemedicina presenta dei limiti, soprattutto legati alla possibilità di connessione del paziente e la sua capacità di utilizzo delle nuove tecnologie. Nelle forme molto gravi di SM questo tipo di approccio potrebbe essere attuabile solo come forma di monitoraggio dello stato fisico e mentale della persona con SM.
La telemedicina rappresenta un’innovazione di notevole importanza nella vita delle persone con sclerosi multipla perché può contribuire a facilitare e velocizzare il percorso di assistenza, diagnosi e cura dei pazienti.
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