L’assistenza a persone con sclerosi multipla (SM) può essere svolta da operatori professionisti della SM o da caregiver informali, ossia familiari/amici. In quest’ultimo caso, generalmente il caregiver è una persona che non necessariamente possiede una preparazione e competenze adeguate a fornire assistenza ad una persona con SM, in tutte le sue attività quotidiane.
È necessario che i caregiver informali siano resi consapevoli del loro ruolo e della necessità di non sostituirsi al paziente nello svolgimento delle attività quotidiane e di cura personale, perché la persona con SM rischia di:
Il coinvolgimento e il carico emotivo percepito dai caregiver informali nello svolgimento del loro ruolo può diventare un peso difficile da sopportare e può provocare disturbi d’ansia, stress e in alcuni casi anche depressione.
I caregivers informali dovrebbero:
È quindi opportuno consentire alle persone con SM e ai loro caregivers di valorizzare le loro competenze e abilità sia in relazione alla conoscenza e gestione della malattia, che alla gestione del carico emotivo connesso.
Gli operatori sanitari potrebbero approcciarsi a coloro che assistono persone con sclerosi multipla, non solo come individui da formare, ma dovrebbero, altresì, consentire loro di costruire abilità e competenze che li rendano pienamente consapevoli del loro ruolo e dell’energia da impiegare nell’assistenza ad una persona con sclerosi multipla.
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